Come sostenere un’Associazione no profit tramite 5X1000 

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Le Associazioni no profit sono Enti privati che operano senza scopo di lucro in ambito sociale, sanitario, ambientale, culturale, educativo, ecc. Si tratta di organizzazioni che non generano profitto dalle proprie attività e che, di conseguenza, necessitano costantemente di volontari e sostegno economico per poter portare avanti i propri progetti benefici. Sostenere le Associazioni che svolgono un compito fondamentale all’interno delle comunità in difficoltà rappresenta un gesto di enorme valore che può essere effettuato tramite donazioni singole o regolari, raccolte fondi, eredità e lasciti testamentari, donazioni in memoria e acquisti solidali. C’è poi un ulteriore modo: destinare loro il proprio 5X1000. Questa pratica consiste nell’assegnare una quota dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) a un Ente benefico (tra quelli presenti nella lista beneficiari dell’Agenzia delle Entrate), andando a firmare e inserire il codice fiscale specifico negli appositi riquadri che figurano sui modelli di dichiarazione (modello Redditi Persone fisiche, modello 730, scheda allegata alla Certificazione unica). Ad esempio, il 5×1000 per sostenere Medici senza Frontiere necessita della firma nel riquadro “Sostegno degli enti del terzo settore iscritti nel RUNTS” e il numero 97096120585 nello spazio dedicato al codice fiscale. Importante infine sapere che, qualora si decida di non effettuare alcuna scelta per il proprio 5X1000, questo andrà in automatico allo Stato italiano.

A quali Associazioni no profit si può destinare il 5X1000 

Se si vuole destinare il proprio 5X1000, è importante arrivare preparati al momento della Dichiarazione dei Redditi annuale, così da sapere con chiarezza a chi destinare la quota. Tra i beneficiari possibili ci sono: 

  • Enti di ricerca scientifica e sanitaria e le Università;
  • Enti che promuovono e valorizzano i beni culturali e paesaggistici
  • Enti gestori delle aree protette;
  • Associazioni sportive dilettantistiche (riconosciute ai fini sportivi dal Coni);
  • il proprio Comune di residenza (che deve utilizzare la somma obbligatoriamente per svolgere attività sociali);
  • Enti del terzo settore e Onlus iscritte all’anagrafe, come Medici Senza Frontiere. 

Quest’ultima è una delle Associazioni più conosciute in Italia e nel mondo che, in oltre 50 anni di attività, ha portato il proprio aiuto in tutte le emergenze umanitarie, occupandosi di numerose attività mediche (gestione di ospedali, cliniche e centri nutrizionali, chirurgia di guerra e routinaria, lotta alle epidemie e supporto psicologico per le vittime di traumi e guerre) e aiutando concretamente milioni di persone.

Come vengono utilizzati i soldi del 5X1000 

Le Associazioni beneficiarie del 5X1000 hanno l’obbligo di documentare come vengono utilizzate le somme che hanno ricevuto e quali attività sono state finanziate (tramite Rendiconto e relazione illustrativa che approfondisca le attività svolte), oltre a indicare eventuali accantonamenti della somma o di una sua parte. Questo deve essere obbligatoriamente fatto entro un anno dall’incasso e pubblicato sul Web, in modo che sia visibile per chiunque decida di approfondire l’argomento. Inoltre, è possibile conoscere il valore del 5X1000 assegnato a ogni Ente tramite le liste pubblicate annualmente dall’Agenzia delle Entrate.

Medici Senza Frontiere rendiconta ogni anno i fondi ricevuti e i progetti finanziati, pubblicando i risultati delle attività svolte grazie al 5×1000 di anno in anno. Negli anni passati, il 5X1000 ha permesso a Medici Senza Frontiere di seguire progetti attivi ancora oggi in Yemen, Haiti, Repubblica Centrafricana, Sud Sudan, Pakistan e Libano e ha potuto portare a termine attività fondamentali durante alcune emergenze umanitarie (ad esempio quella del Covid-19, virus diffusi in Messico e Brasile e campi rifugiati in Sud Sudan). Anche nel 2022 MSF ha utilizzato i fondi del 5X1000 ricevuti per importanti interventi di chirurgia e medicina d’urgenza, malnutrizione, assistenza sanitaria e psicologica e prevenzione e cura della malaria. Questo dimostra come destinare il 5×1000 a un’organizzazione rappresenta un’opportunità concreta per “fare del bene”, dare il proprio contributo e sostenere chi opera ogni giorno per aiutare le persone più svantaggiate.

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